In ricordo di Maria Assunta
Maria Assunta è stata una formidabile organizzatrice culturale che, per più di trent’anni, ha promosso nella nostra città una cultura che non fosse patrimonio di pochi, ma potesse coinvolgere il maggior numero di persone. Aveva la capacità rara di saper far convivere uomini e donne anche psicologicamente e culturalmente diversi fra loro, di farli parlare, di farli collaborare. Per questo ha ricevuto tanti e meritati riconoscimenti. In questa sua attività si è spesa con grande generosità, con sacrifici personali mai ostentati, mai fatti pesare. Ma io voglio ricordare ai soci e alle socie del Bianchini soprattutto l’amica di tutti noi, affettuosa e gentile, sempre pronta ad accoglierci e ad ascoltare pazientemente anche le nostre critiche. Possedeva la virtù della discrezione, sapeva guidare il Circolo senza mai alzare la voce, cercava sempre di capire le ragioni degli altri, anche se poi, una volta presa una decisione, procedeva sicura per la sua strada e realizzava con energia quello che si era proposta di fare. Il vuoto che ci lascia è per tanti aspetti incolmabile, e lo dico anche come suo antico compagno di scuola. Dai tempi del nostro liceo, Maria Assunta ha sempre cercato di mantenere i contatti e di organizzare incontri anche con chi ormai abitava molto lontano da Fano. Si interessava affettuosamente di noi vecchi compagni come si interessava dei soci del Bianchini, entrava con delicatezza nelle nostre vite, ci incoraggiava nei momenti difficili. Se il Circolo Bianchini, prima ancora di essere un Circolo Culturale, è diventato negli anni un Circolo di amiche e di amici, questo lo si deve a Maria Assunta e alla sua capacità di trasformare ogni incontro in qualcosa di simile a una riunione familiare, dove ci si ritrova tutti per la gioia di stare assieme. Il modo migliore per ricordarla e per esserle grati di ciò che ha fatto, è mantenere questo spirito d’amicizia, cercando sempre di allargare la cerchia di coloro che possono condividerlo.
Paolo Bonetti