Partho Sarothy, sarod
Stefano Grazia, tabla
RAGA IN SERENITY – CONCERTO DI MUSICA CLASSICA INDIANA
con
Partho Sarothy, sarod
Stefano Grazia, tabla
1. LA MUSICA CLASSICA INDOSTANA (NORD INDIA)
La musica classica indostana, fiorita nel Nord India, rappresenta una delle due principali tradizioni della musica colta del subcontinente, distinta dalla parallela scuola carnatica dell’India meridionale. La sua formazione storica è il risultato di un processo di lunga durata, che unisce antichi elementi vedici e sanscriti – come il concetto di svara (nota) e rāga (struttura melodica) – a influenze persiane, arabe e turco-mughal, giunte con i secoli di interazioni culturali tra Medio Oriente e India settentrionale.
Il sistema musicale si fonda essenzialmente su due pilastri: il rāga, inteso come struttura melodica modale e un insieme di regole estetiche che determinano il profilo emotivo ed espressivo di un’esecuzione, e il tāla, la cornice ritmica ciclica che governa l’articolazione temporale. Ogni esecuzione si configura come un processo creativo e improvvisativo, nel quale il musicista esplora progressivamente le possibilità del rāga, partendo da un’introduzione lenta e contemplativa (ālāp), per arrivare a sezioni sempre più dinamiche in dialogo con il ritmo.
La trasmissione della musica indostana è tradizionalmente affidata al sistema del guru–śiṣya paramparā (rapporto maestro–discepolo), che garantisce la conservazione dei lignaggi stilistici (gharānā). All’interno di queste scuole si sono sviluppati stili distintivi, sia per il canto che per la musica strumentale, che ha permesso di creare un repertorio estremamente varia e complesso.
Nell’epoca moderna, la musica classica indostana ha conosciuto una diffusione globale, grazie a figure come Ravi Shankar, e Ali Akbar Khan, che fin dagli anni ’60 hanno preso parte ai più grandi festival musicali americani anche grazie ai Beatles.
2. IL SAROD E LE TABLA
Il sarod è uno degli strumenti a corde più rappresentativi della musica indostana. Evolutosi nel XVIII–XIX secolo, probabilmente da modelli afgani come il rabab, il sarod ha acquisito caratteristiche proprie: corpo scavato in legno, cassa armonica rivestita in pelle, corde melodiche e di risonanza (taraf), tastiera liscia senza tasti che permette un’esecuzione altamente espressiva dei microtoni (śruti). Grazie a queste qualità, il sarod è in grado di rendere con precisione le modulazioni del rāga, conferendo profondità e drammaticità al suono. Tra i suoi massimi interpreti moderni spiccanotra gli altri Partho Sarothy, rappresentante della Maihar Gharana di Ravi Shankar.
Le tabla, invece, costituiscono il principale strumento a percussione della tradizione indostana. Si tratta di un set di due tamburi: il dayān (destro, acuto) e il bayān (sinistro, grave). La loro tecnica esecutiva si basa su un sistema di sillabe fonetiche (bol), che traduce in linguaggio verbale le articolazioni ritmiche. Ogni scuola (gharānā) di tabla possiede un proprio repertorio di composizioni e un carattere stilistico distinto.
PARTHO SAROTHY – Maestro del Sarod
Partho Sarothy è unanimemente riconosciuto come uno dei massimi interpreti contemporanei della musica classica dell’India. Il suo stile raffinato ed espressivo, forgiato da decenni di studio e introspezione, rende ogni interpretazione dei rāga un’esperienza profondamente meditativa e coinvolgente.
Allievo di grandi maestri come Ustad Dhyanesh Khan e, dal 1980, del leggendario Pandit Ravi Shankar, Partho rappresenta una delle voci più autentiche della tradizione musicale dell’India. Nato a Kolkata nel 1960, ha portato la sua arte in tutto il mondo, esibendosi in sedi prestigiose come la Carnegie Hall, la Royal Albert Hall e la Kremlin Hall.
In India è presenza costante nei più importanti festival di musica classica, grazie a una carriera che unisce profondità spirituale e maestria tecnica. In Italia si è esibito al Teatro Olimpico di Vicenza e ai Concerti del Quirinale a Roma.
STEFANO GRAZIA – Tabla
Laureato in Indologia ha iniziato le Tabla nel 1979 sotto la guida del maestro Pt. Sankha Chatterjee. Ha seguito per oltre 25 anni la sua formazione con il maestro tra Venezia, Berlino e Calcutta, partecipando anche alla Masterclass con Ravi Shankar e Alla Rakha.
Dal 1999 svolge un’intensa attività concertistica in Italia e Europa, collaborando con celebri maestri come Shahid Parvez (con cui ha inciso per la TACTUS) e Partho Sarothy. Negli anni 2000 ha approfondito anche la tradizione della Benares Gharana sotto la guida di Pt. Pooran Maharaj, e ha preso parte alla Tabla Master Class di Zakir Hussain (2012 e 2014).
Fondatore dell’Associazione MUSA, è stato docente di tabla al Conservatorio “Arrigo Pedrollo” di Vicenza. Tiene regolarmente conferenze sulla musica indiana e i suoi legami con la cultura europea.