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Ci siamo abituati a cercare soluzioni preconfezionate, seduti sui divani, accogliendo il rilassamento tossico della TV. Ma è un’illusione, la via non è lì. È necessario esplorare i confini, allargare il proprio pensiero. Prima di tutto, nella calma del respiro profondo, dialogare con sé stessi. Poi, ricostruire luoghi dove, insieme, rivisitare arte, cultura, scienza. Nutrire il rispetto. Sognando un’era di solidarietà tra tutti gli esseri.


Ecologia Profonda

Per un nuovo paradigma culturale.

10.2024 / 06.2025

Il nuovo ciclo di eventi del Circolo Bianchini di Fano, A.S. 2024-2025

Ingresso libero e aperto a tutti.

Un circolo culturale non può cambiare il mondo. Questo è ovvio. Ma può contribuire a far circolare le idee in un modo vivo e diretto. E non è poco per la vita che poi, realmente, si vive. La rassegna 2023-2024 s’intitolava FUORI ONDA ed era un invito a sottrarsi all’immaginario prefabbricato e al divertimento tossico della TV.

Il titolo di quest’anno è ECOLOGIA PROFONDA e rimanda a una espressione del filosofo norvegese Arne Næss che fu uno dei primi a capire ed affermare che la crisi ambientale non è semplicemente un problema della chimica e della tecnica, ma è una crisi che rivela la malattia dell’anima dell’Occidente, e parlava della necessità di un ripensamento sul ruolo dell’umanità, delle sue concezioni secolari che hanno portato a questo rapporto distruttivo e autodistruttivo con il mondo naturale. A un intervistatore che gli chiedeva se avesse fiducia nel XXI secolo ormai alle porte, Arne Næss rispose di non aver affatto fiducia nel XXI ma di averne molta nel XXII, perché le generazioni cambiano e capiscono, le idee fondate sul rispetto si affermano e i semi sparsi oggi faranno crescere una grande foresta.

L’immagine di copertina è dedicata alla scienziata britannica Jane Goodall, che, proprio in quanto donna, rappresenta una scienza occidentale che oltre che sapiente sa essere anche amorevole e unisce la razionalità della ricerca scientifica alla capacità di vedere attorno a sé, nel mondo naturale, non “cose” che esistono solo per i nostri bisogni ma esseri senzienti...

Quindi la rassegna 2024-2025, con la solita elasticità, vuole essere un invito alla riflessione a partire dalla constatazione che è necessario un serio ripensamento che abolisca arroganze (di genere, etniche, culturali, ecc.) e che con una miscela di coraggio e umiltà affronti i problemi di oggi.

Immagine: Hugo Van Lawick / National Geographic